Primo di una interessante collana recentemente pubblicata dalla Planeta deAgostini, è anche il primo che leggo e che mi accingo a commentare, sperando di avere il tempo di fare lo stesso con gli altri. La collana è composta da sette volumi, ognuno contenente una storia completa riguardante sette individui appartenenti ad una particolare categoria, ogni volta diversa per ogni storia. ‘Sette missioni, sette squadre di sette uomini decisi ad avere successo’, recita la quarta di copertina. Insomma, quanto basta per attirare l’attenzione e incuriosire chi come me è sempre attratto da tutto ciò che è fatto di nuvole parlanti. Inoltre, il primo titolo suscita una curiosità in più, in quanto il mondo della follia è sempre stato un argomento molto accattivante per gli scrittori in genere e per i fumettisti in particolare. C’è addirittura chi di storie folli ha fatto il suo marchio di fabbrica.
“Sette psicopatici”, scritto da Fabien Vehlmann e disegnato da Sean Phillips, è una graphic novel dal sapore fantapolitico e storico allo stesso tempo. A Londra, nel 1942, quindi nel pieno del secondo conflitto mondiale, un colonnello dell’esercito inglese riceve una curiosa lettera in cui l’autore dichiara di conoscere un modo infallibile per vincere la guerra. Ben oltre i limiti della banalità, il suo piano prevede semplicemente... di uccidere Hitler! È chiaro che questa ipotesi era stata la prima ad essere vagliata dalle forze alleate, ma scartata perché ritenuta impossibile. Ma lo è davvero? È davvero impossibile uccidere il Fuhrer? Forse per gli altri sì, ma per sette individui, diciamo, tutt’altro che nel pieno possesso delle loro facoltà mentali, potrebbe essere una cosa fattibile. Proprio perché loro sono abituati a pensare del tutto fuori dagli schemi, potrebbero essere in grado di aggirare il sofisticato e rigidissimo sistema di sorveglianza e protezione di Hitler. Così, dopo un reclutamento ben al di là dei canoni dell’esercito e un addestramento pressoché inesistente, la squadra dei sette psicopatici viene paracadutata in Germania per compiere la sua missione. Saranno in grado sette individui squilibrati di lavorare insieme per raggiungere un fine comune? E ancora, siamo sicuri che ci sia un fine comune da raggiungere?
A spasso in una galleria di individui inquietanti, ci addentriamo in una storia che vira dal drammatico al grottesco, in cui alcuni personaggi troveranno la morte, altri seguiranno il loro destino, altri appagheranno i loro desideri, altri ancora si troveranno a incarnare un ruolo nella storia che non si sarebbero mai aspettati.
“Sette psicopatici”, scritto da Fabien Vehlmann e disegnato da Sean Phillips, è una graphic novel dal sapore fantapolitico e storico allo stesso tempo. A Londra, nel 1942, quindi nel pieno del secondo conflitto mondiale, un colonnello dell’esercito inglese riceve una curiosa lettera in cui l’autore dichiara di conoscere un modo infallibile per vincere la guerra. Ben oltre i limiti della banalità, il suo piano prevede semplicemente... di uccidere Hitler! È chiaro che questa ipotesi era stata la prima ad essere vagliata dalle forze alleate, ma scartata perché ritenuta impossibile. Ma lo è davvero? È davvero impossibile uccidere il Fuhrer? Forse per gli altri sì, ma per sette individui, diciamo, tutt’altro che nel pieno possesso delle loro facoltà mentali, potrebbe essere una cosa fattibile. Proprio perché loro sono abituati a pensare del tutto fuori dagli schemi, potrebbero essere in grado di aggirare il sofisticato e rigidissimo sistema di sorveglianza e protezione di Hitler. Così, dopo un reclutamento ben al di là dei canoni dell’esercito e un addestramento pressoché inesistente, la squadra dei sette psicopatici viene paracadutata in Germania per compiere la sua missione. Saranno in grado sette individui squilibrati di lavorare insieme per raggiungere un fine comune? E ancora, siamo sicuri che ci sia un fine comune da raggiungere?
A spasso in una galleria di individui inquietanti, ci addentriamo in una storia che vira dal drammatico al grottesco, in cui alcuni personaggi troveranno la morte, altri seguiranno il loro destino, altri appagheranno i loro desideri, altri ancora si troveranno a incarnare un ruolo nella storia che non si sarebbero mai aspettati.
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