domenica 8 novembre 2009

Quello di prima (mi abbutta riscriverlo) - Seconda parte

Il mattino seguente comincia la armoniosa danza del bagno, in cui i tre compagni si alternano nelle loro molteplici e variegate necessità. Subito dopo si cominciano a preparare le razioni per la lunga giornata dietro le linee nemiche, imbottendo panini che si scoprono essere senza sale, come nella migliore tradizione del luogo. All’arrivo in stazione si presenta la prima sorpresa imprevista. A quanto sembra, colui che si occupa della programmazione ferroviaria della stazione di Pisa è un certo Walt Disney, fermamente convinto che far entrare duecento persone in un unico vagone non sia un’impresa così improponibile. Dopo tutto, nei cartoni animati lo fanno sempre. Quando vedono membra umane troncate dalla chiusura delle porte esterne ed informi masse di carne stiparsi all’interno del vagone, i tre eroi optano per una strategia di vigile attesa. Proprio nel momento in cui l’attesa da vigile comincia a farsi sonnolenta e infreddolita, un oracolo si rivolge ai tre per mezzo di un altoparlante (per il Braccus viene approntato estemporaneamente un bassoparlante), annunciando il montaggio di un treno speciale diretto a Lucca. La conferma definitiva di ciò si ottiene quando i tre scorgono una carovana di folletti che trasportano enormi bulloni, lamiere e attrezzi, e iniziano a montare il treno sotto il loro sguardo attento ma per nulla stranizzato. Quando il treno è finalmente pronto, i tre eroi partono alla volta di Lucca, ma ovviamente non prima di aver disinnescato le numerose cariche di esplosivo posizionate nella stazione a mo’ di ritorsione per l’inadeguatezza del trasporto precedente. Giunti a destinazione, la squadra si dirige alla biglietteria, nella quale non sono necessari eccessivi spargimenti di sangue per farsi largo tra la folla. Giunti all’interno delle mura della città, cominciano con movimenti furtivi a esplorare la zona, nell’attesa di stabilire il contatto con la seconda squadra arruolata per la missione, giunta a Lucca con altro mezzo di trasporto, in modo che un possibile sabotaggio nemico che avesse eliminato i primi elementi non avrebbe compromesso del tutto la missione. Gli scopi per i quali sono stati reclutati gli altri tre elementi sono diversi. La tipa con il potere di annientare ogni apparato uditivo nel raggio di un chilometro dalla sua posizione avrebbe fornito una attenta e meticolosa documentazione fotografica alla missione, la seconda componente femminile avrebbe creato molteplici diversivi con al sua avvenenza e con un indiscriminato e incontrollabile volume di acquisti a ripetizione, e il terzo uomo avrebbe svolto il ruolo di spia infiltrandosi in ogni bagno della zona con una scusa più che plausibile. Tuttavia, i piani cominciano a complicarsi quando viene esposta agli occhi della squadra la quantità di attrazioni umane e cartacee di cui la fiera dispone. In questo modo, la fotografa viene subito messa fuori gioco da una lunga processione di bizzarri elementi mascherati, mentre l’altra avvenente fanciulla scopre che non è facile comprare un’intera fiera in poco tempo. Cadute vittime della frenesia del luogo, agli altri quattro non resta che seguirle passo passo e cercare di contenerle, sebbene tutti vengano a stento considerati degni di attenzione. Per cercare di limitare i danni il più possibile, lo scopo di questo primo giorno diventa il cosiddetto acquisto a matula, e la compagnia si confonde tra la folla, lasciando lo svolgimento della missione a momenti più favorevoli. L’unico successo ottenuto in quella prima giornata è l’incontro con una delle celebrità del luogo, Eddie Campbell, forse uno dei più prestigiosi tra i bersagli elencati tra gli obiettivi della missione. Giunti ben oltre il tramonto, le due squadre si separano per ritornare ai rispettivi rifugi, dove viene fatto un meticoloso bilancio delle perdite subite, si cuociono funghi in casseruola per condire una pasta che sebbene manchi di alcuni ingredienti risulta più che accettabile, e si pianificano le mosse per la giornata successiva, con il fermo proposito di non farsi più depistare dall’atmosfera perturbante del luogo.

Fine seconda parte

1 commento:

Deliria ha detto...

La tipa con il potere di annientare ogni apparato uditivo nel raggio di un chilometro dalla sua posizione si è divertita tantissimo a leggere il post e aspetta trepidante il seguito!!!XD