Per me si va nella città dolente,
per me si va nell’eterno dolore,
per me si va tra la perduta gente,
giustizia mosse il mio alto fattore:
facemi la divina potestate,
la somma sapienza e il primo amore.
Dinanzi a me non fur cose create,
se non eterne, ed io eterna duro.
Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate.
Inferno, canto III versi 1-9
venerdì 15 febbraio 2008
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