“Mira colui con quella spada in mano,
che vien dinanzi ai tre sì come sire.
Quegli è Omero, poeta sovrano;
l’altro è Orazio satiro che viene;
Ovidio è il terzo, e ultimo è Lucano,
però che ciascuno meco si conviene
nel nome che sonò la voce sola,
fannomi onore, e di ciò fanno bene.”
Così vidi adunar la bella scuola
di quel signor dell’altissimo canto,
che sovra gli altri com’aquila vola.
Inferno, canto IV versi 86-96
venerdì 29 febbraio 2008
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