“Omai convien che tu così ti spoltre,”
disse il maestro; “chè, seggendo in piuma,
in fama non si vien, né sotto coltre;
sanza la qual chi sua vita consuma,
cotal vestigio in terra di sé lascia,
qual fummo in aere ed in acqua la schiuma.
E però leva su! Vinci l’ambascia
con l’animo che vince ogni battaglia,
se col suo grave corpo non s’accascia!
Più lunga scala convien che si saglia;
non basta da costor esser partito:
se tu m’intendi, or fa’ sì che ti vaglia.”
Inferno, canto XXIV versi 46-57
sabato 5 luglio 2008
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