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Tutto questo, e molto altro, è presente in “Segreti”, miniserie in cinque parti raccolta nella collana “Le leggende di Batman”. Finora ho parlato solo di aspetti grafici. Ma c’è anche molto contenuto nella storia, cosa che la rende una di quelle per cui una sola lettura non può certo bastare. Un buon metodo è: leggere una prima volta, cercando di cogliere l’insieme. Poi una seconda e una terza, dedicandosi in una solo al testo, nell’altra solo al disegno. Infine, una quarta lettura mette insieme tutti i dettagli della seconda e della terza, facendo finalmente acquisire il vero significato dell’opera. Cercherò di schematizzare qualche concetto importante, ma su quest’opera si potrebbe benissimo fare una tesi di laurea analizzando almeno una decina di tematiche di profondo valore. Un primo tema è quello del giornalismo. Kieth dedica molto spazio alla critica al giornalismo truffa, a quella stampa che pubblica notizie non vere solo perché vendono, e a quei giornalisti che non
si scandalizzano a costruire una carriera su delle menzogne. Viene spontaneo un paragone con “Quarto potere” di Orson Welles, di cui cito solo la frase dell’editore Kane “Tu pensa a fare le foto, che io penso a fare la guerra”.
Altro tema interessante è quello dell’amore folle. In questo caso, folle è l’aggettivo giusto, visto che uno dei membri del binomio è il Joker, il folle per eccellenza dell’universo DC. Una giovane procuratrice distrettuale perde la testa per il pagliaccio del crimine, al punto da farsi complice dei suoi omicidi, convinta che lui ricambierà il suo amore. Ma con il Joker di mezzo, niente può essere così scontato.
Infine, un ultimo (non perché non ce ne siano altri) motivo importante è quello che dà il nome alla storia, cioè il segreto. È questo che accomuna tutti i personaggi coinvolti nella storia: ognuno ha un segreto che non vuole venga scoperto. Ma, come accade anche nella vita reale, non sono i grandi segreti quelli che ci tormentano. L’angoscioso segreto che Batman protegge non è la sua vera identità, così come quello del Joker non è la sua origine. Sono i piccoli segreti della vita di tutti noi, che ci vengono a trovare la notte, a tenerci svegli. E insieme ai due protagonisti, anche il giornalista Mooley e la procuratrice distrettuale hanno il loro segreto da nascondere, perché rivelarlo significherebbe mostrarsi nudi al mondo. Una cosa che pochi riescono ad accettare. Molto bella, in questo senso, è la reciproca confessione di questi segreti tra Batman e il Jok
er, che dimostra l’intimità stabilitasi tra i due personaggi nel corso di tanti anni di battaglie. Forse, il Joker è l’unico che conosce veramente Batman, molto più dei suoi stessi alleati. Perché, con la sua follia, è in grado di entrare in una dimensione interiore che a tutti gli altri è vietata.
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Altro tema interessante è quello dell’amore folle. In questo caso, folle è l’aggettivo giusto, visto che uno dei membri del binomio è il Joker, il folle per eccellenza dell’universo DC. Una giovane procuratrice distrettuale perde la testa per il pagliaccio del crimine, al punto da farsi complice dei suoi omicidi, convinta che lui ricambierà il suo amore. Ma con il Joker di mezzo, niente può essere così scontato.
Infine, un ultimo (non perché non ce ne siano altri) motivo importante è quello che dà il nome alla storia, cioè il segreto. È questo che accomuna tutti i personaggi coinvolti nella storia: ognuno ha un segreto che non vuole venga scoperto. Ma, come accade anche nella vita reale, non sono i grandi segreti quelli che ci tormentano. L’angoscioso segreto che Batman protegge non è la sua vera identità, così come quello del Joker non è la sua origine. Sono i piccoli segreti della vita di tutti noi, che ci vengono a trovare la notte, a tenerci svegli. E insieme ai due protagonisti, anche il giornalista Mooley e la procuratrice distrettuale hanno il loro segreto da nascondere, perché rivelarlo significherebbe mostrarsi nudi al mondo. Una cosa che pochi riescono ad accettare. Molto bella, in questo senso, è la reciproca confessione di questi segreti tra Batman e il Jok
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Per questi aspetti, e per molti altri, la storia di Kieth merita di essere letta con attenzione, sperando che in futuro ci delizi con altre opere dello stesso calibro.
4 commenti:
Bellissima recensione mi hai incuriosita, anche perchè come ben sai batman lo adoro. Inserisco il titolo nella wishlist, che ogni volta che capito qui si allunga sempre più
Un abbraccio
Grazie davvero per i complimenti, li apprezzo molto. Stasera, se tutto va bene, vado a vedere "Batman The dark knight". Lo aspetto da quando ho visto "Begins". Speriamo che le promesse vengano mantenute. Alla prossima...
Non ci posso credere lo vedi che siamo telepatici...io lo sono andata a vedere ieri sera. Molto bello soprattutto il personaggio del Joker davvero folle...e finalmente viene sottolineato come senza joker batman non abbia senso e viceversa. Bello anche two face. Qulache dubbio sulla protagonista femminile e ho trovato un po' troppo lunga la parte finale
Un abbraccio
Fra
Purtroppo non tutto è andato bene, quindi non l'ho visto. Spero proprio di farlo al più presto. Ti farò sapere le mie impressioni... Bacini!
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