lunedì 7 luglio 2008

In memoria 50 - L'oscurità dei gironi

Parlando andava per non parer fievole;
onde una voce uscio dall’altro fosso,
a parole formar disconvenevole.
Non so che disse, ancor che sopra il dosso
fossi dell’arco che già varca quivi;
ma chi parlava, ad ira parea mosso.
Io era volto in giù, ma gli occhi vivi
non poteano ire al fondo per l’oscuro;
per ch’io: “Maestro, fa’ che tu arrivi
dall’altro ciglio, e dismontiam lo muro;
chè, com’i’ odo quinci, e non intendo,
così giù veggio e niente raffiguro.”
“Altra risposta” disse “non ti rendo,
se non lo far; chè la dimanda onesta
si dee seguir con l’opera tacendo.”


Inferno, canto XXIV versi 64-78

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