Per questo, ieri pomeriggio ho voluto rivedere un vecchio film. Lui stesso si definiva il Principe della risata, legatissimo a quel titolo nobiliare che per lungo tempo gli era stato negato. Il principe Antonio de Curtis, in arte Totò. Uno con un nome così era destinato a far ridere la gente. Purtroppo non posso dire di aver visto tutti i suoi film (che non sono certo pochi, aggiungerei), ma un bel po’ sì. Quello che rimane impresso, anche dopo tanti anni, è la piccola battuta a cui accennavo prima, quella detta quasi con indifferenza, con naturalezza, accompagnata da una smorfia della faccia come solo lui sapeva fare. Mi torna in mente che parecchi anni fa, in estate, fecero una rassegna cinematografica pomeridiana su Totò. Ogni pomeriggio, alle due, riproponevano un suo film. Orario assurdo in un periodo assurdo, le due di pomeriggio in estate! O sei a mare, o sei a letto che ti riposi, non ci sono altre possibilità. Io invece mi piazzavo davanti alla televisione, guardavo i suoi film, e ridevo. L’unica cosa brutta che percepisco al ricordo di frasi come “Parli come badi” o “Ogni limite ha una pazienza”, è la consapevolezza che difficilmente ci sarà ancora qualcuno capace di far ridere in questo modo. Per questo, mi è sembrato molto bello questo omaggio a Totò di Federico Salvatore, e ho voluto condividerlo con voi.
Federico Salvatore - Oe' Totò!
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