giovedì 24 aprile 2008

In memoria 22 - La selva dei Suicidi

Io credo ch’ei credette ch’io credesse
che tante voci uscisser tra que’ bronchi
da gente che per noi si nascondesse.
Però disse il maestro: “Se tu tronchi
qualche fraschetta d’una d’este piante,
li pensier c’hai si faran tutti monchi.”
Allor porsi la mano un poco avante,
e colsi un ramicel d’un gran pruno;
e il tronco suo gridò: “Perché mi schiante?”
Da che fu fatto poi di sangue bruno,
ricominciò a gridar: “Perché mi scerpi?
Non hai tu spirto di pietate alcuno?
Uomini fummo, ed or sem fatti sterpi:
ben dovrebb’esser la tua man più pia,
se state fossim’anime di serpi.”

Inferno, canto XIII versi 25-39

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